lunedì 30 novembre 2015

La Storia della fotografia

Salve!
Questo post serve per riassumervi l'argomento fatto nel mese di novembre a scuola.
Parte tutto dal VI secolo con il teatro d'ombre che veniva usato come strumento di educazione, ed ancora oggi è simbolo dell'identità culturale cinese. Passando poi all' invenzione della lanterna magica di Huygens messa a punto nel 1659, strumento diffusissimo prima negli studi scientifici poi nel intrattenimento popolare grazie anche agli Hyalotype; ci fu una evoluzione di questo strumento chiamato fantasmagoria, che a differenza del predecessore le immagini venivano proiettate  su una cortina di fumo aumentando l'effetto scenico dello spettacolo, e grazie a Philidor vennero introdotte le rotaie. Le scatole ottiche erano una attrazione da fiera che offriva delle immagini all' interno di una scatola accompagnato solitamente da un racconto orale. Una sua evoluzione fu il poliorama che aggiunse principalmente una finestrella per dare l'effetto giorno e notte. Nell'800 in tutta Europa si diffuse il panorama, un edificio circolare con una pedana centrale dove si può vedere un dipinto su tela a 360 gradi; ci fù un evoluzione anche di quest'ultimo, creato da Daguerre e Bouton, la pedana ruota e le tele vengono retro proiettate per creare illusioni ottiche.
Sempre in quegli anni, la figura dell' inventore si sviluppo così la Francia ebbe la possibilità di avere molti scienziati e studiosi con grandi idee. Il primo fu Niepce nel 1826 a produrre la prima fotografia della storia, prendendo una lastra di metallo, la ricopre di bitume di Giudea, che se esposto alla luce si indurisce, la lava con un solvente dopodiché colloca la lastra capovolta sopra ad una scatola aperta contente iodio e questo elemento diventa gassoso a temperatura ambiente e i suoi vapori oscurano la lastra nelle zone rimaste in ombra ottenendo cosi un positivo.
Louis Mande Daguerre, che ha precedentemente inventato il diorama, una grande struttura tonda al cui interno ci sono vari dipinti che raccontano delle scene di vita, vuole conoscere Niepce e insieme a lui migliorare la sua invenzione per arricchirsi ancora di più. Daguerre lo contatta più volte senza ricevere risposta ma dopo l ennesima volta Niepce gli risponde e accetta di collaborare con Daguerre. Nella soffitta di Nicephore i due utilizzano anche dei materiali nocivi, quindi usano due uccellini che avendo un olfatto più sviluppato segnalano attraverso dei cinguettii se i materiali sono nocivi o no. In quella soffitta inventano una nuova tecnica con la quale si ottengono immagini direttamente positive con tempi di esposizioni ridotti ad alcuni minuti. Nel 1833 muore però Niepce, così Daguerre nomina la nuova tecnica con il suo nome che 6 anni dopo verrà ufficializzata: il Dagherrotipo.
Nello stesso 1833 Henry Fox Talbot si dedica alla fotografia e riesce ad ottenere delle impronte di oggetti su fogli di carta fotosensibile. Ma non riesce a fissarle. Così nel 1841 perfeziona la sua tecnica e usa il sale da cucina come fissaggio e inventa il Calotipo. Grazie a questa tecnica riesce a riprodurre più positivi da un solo negativo e inventa il primo fotolibro.

Bene, questo è un riassunto di quello che abbiamo studiato a scuola, se vuoi conoscere le origini della fotografia ecco fatto.

Joseph Nicéphore Niépce

Prima foto della storia

Louis-Jacques-Mandé Daguerre

Daguerreotype

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