Questo post, ha una funzione molto semplice augurarvi buone feste.
Per questa immagine ho utilizzato photoshop, modificando i valori della tinta e della saturazione, lo bisognava desaturarla e mentre il soggetto principale bisognava selezionarlo con la maschera di livello e cambiarlo di colore con il pannello della totalità.
venerdì 25 dicembre 2015
lunedì 21 dicembre 2015
Lo Scansiogramma
Salve!
Questo è l'ultimo laboratorio di alfabetizzazione e serve a capire il principio fisico della fotoelettricità del sensore; lo scansiogramma è un immagine fotografica ottenuta utilizzando un dispositivo digitale, in tecnica off-camera, si mettono a contatto alcuni oggetti sul piano dello scanner.
Il gruppo di lampade/specchio si muove lungo il piano emettendo un fascio di luce che va a colpire le singole celle fotosensibili dello scanner, all'interno di ogni cella si crea una carica elettrica dovutata alla reazione del silicio che a contatto con la luce trasforma i fotoni in elettroni, maggiore è la luce in arrivo e maggiore sarà dunque anche la carica elettrica.
I dati provenienti dal sensore vengono raccolti come un flusso di segnali elettrici per poi essere convertititi in dati numerici. Il processore legge i dati e li converte in pixel.
Dopo aver eseguito, si ottiene un immagine a colori, virtuale, non fisica corrispondente alla forma degli oggetti collcati sul piano.
Questo è l'ultimo laboratorio di alfabetizzazione e serve a capire il principio fisico della fotoelettricità del sensore; lo scansiogramma è un immagine fotografica ottenuta utilizzando un dispositivo digitale, in tecnica off-camera, si mettono a contatto alcuni oggetti sul piano dello scanner.
Il gruppo di lampade/specchio si muove lungo il piano emettendo un fascio di luce che va a colpire le singole celle fotosensibili dello scanner, all'interno di ogni cella si crea una carica elettrica dovutata alla reazione del silicio che a contatto con la luce trasforma i fotoni in elettroni, maggiore è la luce in arrivo e maggiore sarà dunque anche la carica elettrica.
I dati provenienti dal sensore vengono raccolti come un flusso di segnali elettrici per poi essere convertititi in dati numerici. Il processore legge i dati e li converte in pixel.
Dopo aver eseguito, si ottiene un immagine a colori, virtuale, non fisica corrispondente alla forma degli oggetti collcati sul piano.
"casa" |
lunedì 14 dicembre 2015
Sintesi visiva
salve!
La scorsa settimana abbiamo progettato e creato un' immagine prendendo i punti chiave di un animale. Prima di tutto abbiamo fatto una bozza dell' animale da noi scelto, dopo vari tentativi, ho optato per il cavalluccio marino che con la sua sagoma è subito riconoscibile.
Per creare questa immagine ho utilizzato Illustrator con lo strumento penna, con la quale ho creato il contorno; ho deciso di riempire il tracciato superiore di nero e la coda normale per dare un minimo di illusione ottica.
Spero vi piaccia.
La scorsa settimana abbiamo progettato e creato un' immagine prendendo i punti chiave di un animale. Prima di tutto abbiamo fatto una bozza dell' animale da noi scelto, dopo vari tentativi, ho optato per il cavalluccio marino che con la sua sagoma è subito riconoscibile.
Per creare questa immagine ho utilizzato Illustrator con lo strumento penna, con la quale ho creato il contorno; ho deciso di riempire il tracciato superiore di nero e la coda normale per dare un minimo di illusione ottica.
Spero vi piaccia.
Cavalluccio Marino |
lunedì 7 dicembre 2015
Light Painting
Salve!
Il termine "fotografia" deriva dal greco e significa letteralmente "scrivere con la luce", che è il principio del light painting.
Il termine "fotografia" deriva dal greco e significa letteralmente "scrivere con la luce", che è il principio del light painting.
Ci siamo recati in sala posa per esercitarsi con la tecnica del light painting. Per prima cosa abbiamo messo la macchina fotografica su un cavalletto e ci siamo posizionati a gruppi davanti ad essa, su uno sfondo verde. Il tempo di scatto era di 15 secondi e in quel tempo i compagni, non in posa, dovevano illuminarci con torce o laser per creare delle scenette. Noi abbiamo cercato di ricreare una scena di Dragonball, spero vi piaccia.
lunedì 30 novembre 2015
La Storia della fotografia
Salve!
Questo post serve per riassumervi l'argomento fatto nel mese di novembre a scuola.
Parte tutto dal VI secolo con il teatro d'ombre che veniva usato come strumento di educazione, ed ancora oggi è simbolo dell'identità culturale cinese. Passando poi all' invenzione della lanterna magica di Huygens messa a punto nel 1659, strumento diffusissimo prima negli studi scientifici poi nel intrattenimento popolare grazie anche agli Hyalotype; ci fu una evoluzione di questo strumento chiamato fantasmagoria, che a differenza del predecessore le immagini venivano proiettate su una cortina di fumo aumentando l'effetto scenico dello spettacolo, e grazie a Philidor vennero introdotte le rotaie. Le scatole ottiche erano una attrazione da fiera che offriva delle immagini all' interno di una scatola accompagnato solitamente da un racconto orale. Una sua evoluzione fu il poliorama che aggiunse principalmente una finestrella per dare l'effetto giorno e notte. Nell'800 in tutta Europa si diffuse il panorama, un edificio circolare con una pedana centrale dove si può vedere un dipinto su tela a 360 gradi; ci fù un evoluzione anche di quest'ultimo, creato da Daguerre e Bouton, la pedana ruota e le tele vengono retro proiettate per creare illusioni ottiche.
Sempre in quegli anni, la figura dell' inventore si sviluppo così la Francia ebbe la possibilità di avere molti scienziati e studiosi con grandi idee. Il primo fu Niepce nel 1826 a produrre la prima fotografia della storia, prendendo una lastra di metallo, la ricopre di bitume di Giudea, che se esposto alla luce si indurisce, la lava con un solvente dopodiché colloca la lastra capovolta sopra ad una scatola aperta contente iodio e questo elemento diventa gassoso a temperatura ambiente e i suoi vapori oscurano la lastra nelle zone rimaste in ombra ottenendo cosi un positivo.
Louis Mande Daguerre, che ha precedentemente inventato il diorama, una grande struttura tonda al cui interno ci sono vari dipinti che raccontano delle scene di vita, vuole conoscere Niepce e insieme a lui migliorare la sua invenzione per arricchirsi ancora di più. Daguerre lo contatta più volte senza ricevere risposta ma dopo l ennesima volta Niepce gli risponde e accetta di collaborare con Daguerre. Nella soffitta di Nicephore i due utilizzano anche dei materiali nocivi, quindi usano due uccellini che avendo un olfatto più sviluppato segnalano attraverso dei cinguettii se i materiali sono nocivi o no. In quella soffitta inventano una nuova tecnica con la quale si ottengono immagini direttamente positive con tempi di esposizioni ridotti ad alcuni minuti. Nel 1833 muore però Niepce, così Daguerre nomina la nuova tecnica con il suo nome che 6 anni dopo verrà ufficializzata: il Dagherrotipo.
Nello stesso 1833 Henry Fox Talbot si dedica alla fotografia e riesce ad ottenere delle impronte di oggetti su fogli di carta fotosensibile. Ma non riesce a fissarle. Così nel 1841 perfeziona la sua tecnica e usa il sale da cucina come fissaggio e inventa il Calotipo. Grazie a questa tecnica riesce a riprodurre più positivi da un solo negativo e inventa il primo fotolibro.
Bene, questo è un riassunto di quello che abbiamo studiato a scuola, se vuoi conoscere le origini della fotografia ecco fatto.
Questo post serve per riassumervi l'argomento fatto nel mese di novembre a scuola.
Parte tutto dal VI secolo con il teatro d'ombre che veniva usato come strumento di educazione, ed ancora oggi è simbolo dell'identità culturale cinese. Passando poi all' invenzione della lanterna magica di Huygens messa a punto nel 1659, strumento diffusissimo prima negli studi scientifici poi nel intrattenimento popolare grazie anche agli Hyalotype; ci fu una evoluzione di questo strumento chiamato fantasmagoria, che a differenza del predecessore le immagini venivano proiettate su una cortina di fumo aumentando l'effetto scenico dello spettacolo, e grazie a Philidor vennero introdotte le rotaie. Le scatole ottiche erano una attrazione da fiera che offriva delle immagini all' interno di una scatola accompagnato solitamente da un racconto orale. Una sua evoluzione fu il poliorama che aggiunse principalmente una finestrella per dare l'effetto giorno e notte. Nell'800 in tutta Europa si diffuse il panorama, un edificio circolare con una pedana centrale dove si può vedere un dipinto su tela a 360 gradi; ci fù un evoluzione anche di quest'ultimo, creato da Daguerre e Bouton, la pedana ruota e le tele vengono retro proiettate per creare illusioni ottiche.
Sempre in quegli anni, la figura dell' inventore si sviluppo così la Francia ebbe la possibilità di avere molti scienziati e studiosi con grandi idee. Il primo fu Niepce nel 1826 a produrre la prima fotografia della storia, prendendo una lastra di metallo, la ricopre di bitume di Giudea, che se esposto alla luce si indurisce, la lava con un solvente dopodiché colloca la lastra capovolta sopra ad una scatola aperta contente iodio e questo elemento diventa gassoso a temperatura ambiente e i suoi vapori oscurano la lastra nelle zone rimaste in ombra ottenendo cosi un positivo.
Louis Mande Daguerre, che ha precedentemente inventato il diorama, una grande struttura tonda al cui interno ci sono vari dipinti che raccontano delle scene di vita, vuole conoscere Niepce e insieme a lui migliorare la sua invenzione per arricchirsi ancora di più. Daguerre lo contatta più volte senza ricevere risposta ma dopo l ennesima volta Niepce gli risponde e accetta di collaborare con Daguerre. Nella soffitta di Nicephore i due utilizzano anche dei materiali nocivi, quindi usano due uccellini che avendo un olfatto più sviluppato segnalano attraverso dei cinguettii se i materiali sono nocivi o no. In quella soffitta inventano una nuova tecnica con la quale si ottengono immagini direttamente positive con tempi di esposizioni ridotti ad alcuni minuti. Nel 1833 muore però Niepce, così Daguerre nomina la nuova tecnica con il suo nome che 6 anni dopo verrà ufficializzata: il Dagherrotipo.
Nello stesso 1833 Henry Fox Talbot si dedica alla fotografia e riesce ad ottenere delle impronte di oggetti su fogli di carta fotosensibile. Ma non riesce a fissarle. Così nel 1841 perfeziona la sua tecnica e usa il sale da cucina come fissaggio e inventa il Calotipo. Grazie a questa tecnica riesce a riprodurre più positivi da un solo negativo e inventa il primo fotolibro.
Bene, questo è un riassunto di quello che abbiamo studiato a scuola, se vuoi conoscere le origini della fotografia ecco fatto.
Joseph Nicéphore Niépce |
Prima foto della storia |
Louis-Jacques-Mandé Daguerre |
Daguerreotype |
lunedì 23 novembre 2015
Il Pittogramma
Salve!
Il 20 Novembre, ci è stato assegnato di creare un pittogramma, un disegno o un simbolo stilizzato in uno o più colori, caratterizzato da semplicità, riconoscibilità, immediatezza, convenzionale assunto come segnale usato nelle insegne e nelle segnalazioni stradali.
Abbiamo usato Illustrator; questo pittogramma doveva sottostare a delle regole, infatti doveva essere formato da 3 linee e 2 ellissi su uno quadrato grigio scuro con gli angoli arrotondati.
Il mio pittogramma:
Il 20 Novembre, ci è stato assegnato di creare un pittogramma, un disegno o un simbolo stilizzato in uno o più colori, caratterizzato da semplicità, riconoscibilità, immediatezza, convenzionale assunto come segnale usato nelle insegne e nelle segnalazioni stradali.
Abbiamo usato Illustrator; questo pittogramma doveva sottostare a delle regole, infatti doveva essere formato da 3 linee e 2 ellissi su uno quadrato grigio scuro con gli angoli arrotondati.
Il mio pittogramma:
"boccie" |
lunedì 16 novembre 2015
Il Fotomontaggio
Salve!
Questo post serve per raccontare il mio primo fotomontaggio, per farlo la classe ha preso spunto dalla campagna pubblicitaria di Armando Testa "famosi per la qualità" per l' ipermercato EsseLunga; lui prendeva di qualche personaggio famoso uno, massimo due, caratteristiche distintive per poi metterle in un ortaggio, storpiando poi il nome associandolo a quest'ultimo.
Il mio fotomontaggio riguarda il cantante J Ax, il quale come segno distintivo ho riconosciuto la barba e il cappello per cui è diventato famoso ultimamente, poi l'ho associato alla patata perché pelato e con un naso che la ricorda molto.
Questo post serve per raccontare il mio primo fotomontaggio, per farlo la classe ha preso spunto dalla campagna pubblicitaria di Armando Testa "famosi per la qualità" per l' ipermercato EsseLunga; lui prendeva di qualche personaggio famoso uno, massimo due, caratteristiche distintive per poi metterle in un ortaggio, storpiando poi il nome associandolo a quest'ultimo.
Il mio fotomontaggio riguarda il cantante J Ax, il quale come segno distintivo ho riconosciuto la barba e il cappello per cui è diventato famoso ultimamente, poi l'ho associato alla patata perché pelato e con un naso che la ricorda molto.
Armando Testa |
Il mio lavoro |
lunedì 9 novembre 2015
Il Foro Stenopeico
Salve!
Nella terza esperienza di laboratorio, abbiamo utilizzato una scatola di biscotti come camera oscura portatile
per realizzare una fotografia. Questa
scatola di biscotti è dotata di un piccolo foro stenopeico, posto nel retro della scatola.
All'interno è totalmente buia dipinta di nero e il foro è
coperto da un pezzo di nastro adesivo nero. La camera oscura portatile è stata posta su un cavalletto di fronte a
tutta la mia classe, per realizzare una foto di gruppo. Ha poi tolto
il nastro adesivo e ha lasciato entrare la luce per circa 35 secondi,
colpendo così la carta fotosensibile inserita dentro la scatola di
biscotti. Su essa l'immagine acquisita sarà capovolta e invertita
rispetto alla realtà.
In camera oscura ho svolto la solita procedura di sviluppo (IDROCHINONE+ACQUA), arresto (ACQUA+ACETO) e fissaggio (CLORURO DI SODIO+ACQUA) dato che subito c'era solo l'immagine latente.
In camera oscura ho svolto la solita procedura di sviluppo (IDROCHINONE+ACQUA), arresto (ACQUA+ACETO) e fissaggio (CLORURO DI SODIO+ACQUA) dato che subito c'era solo l'immagine latente.
Ottengo
così un negativo, cioè un'immagine speculare dove i colori sono invertiti: le
parti chiare nella realtà sono invece scure e quelle scure nella
realtà sono chiare. Questo perché le cose dal colore chiaro
nella realtà riflettono più luce mentre quelle dal colore scuro ne
riflettono meno. Per
ottenere il positivo ho messo a contatto il negativo con un altro
foglio di carta fotosensibile ed ho esposto il tutto alla luce per il
giusto tempo; in questo modo, per effetto di trasparenza, i toni (il bianco ed il nero) dal negativo risultano invertiti quindi con la reale tonalità. Per ultimo ho sottoposto il nuovo foglio ai bagni di
sviluppo, arresto e fissaggio ottenendo una vera fotografia.
Immagine in Negativo |
Immagine in Positivo |
Foto reale |
lunedì 2 novembre 2015
Il Fotogramma
Salve!
Per la seconda esperienza di laboratorio abbiamo creato un fotogramma, un' immagine ottenuta all' interno di una camera oscura con sviluppo (IDROCHINONE+ACQUA), arresto (ACQUA+ACETO) e fissaggio (CLORURO DI SODIO+ACQUA); senza l' impiego di una macchina fotografica; e questa esperienza serve a comprendere il principio chimico dei soli d' argento sulla carta fotosensibile. Per ottenere un fotogramma bisogna mettere sopra un foglio sensibile alla luce, alcuni oggetti ed espone il tutto alla luce.
Risultato: un' impronta dei corpi, bianca su sfondo nero. Tutto questo avviene perché nella parte coperta si preserva il foglio dalla luce senza modificarne lo stato mentre in quella non coperta la luce avvia il processo di trasformazione dei sali d' argento in argento metallico; non bisogna preoccuparsi se non si vede nulla sul foglio, è normale, perché si è formata un' immagine latente, cioè un' immagine non visibile ad occhio nudo. Per poter vedere l'impronta dei propri oggetti, ricordo rigorosamente al buio, bisogna immergere il proprio fotogramma nello sviluppo che accelera l' annerimento delle parti non coperte lasciando inalterate le altre, perché non è mai stato avviato questo processo; per fermarlo bisogna passare dall' arresto, che ferma l' azione dello sviluppo; in fine è fondamentale immergere il fotogramma nel fissaggio, che toglie il sale d'argento rimasto della carta rendendo così l'immagine inalterabile.
Per la seconda esperienza di laboratorio abbiamo creato un fotogramma, un' immagine ottenuta all' interno di una camera oscura con sviluppo (IDROCHINONE+ACQUA), arresto (ACQUA+ACETO) e fissaggio (CLORURO DI SODIO+ACQUA); senza l' impiego di una macchina fotografica; e questa esperienza serve a comprendere il principio chimico dei soli d' argento sulla carta fotosensibile. Per ottenere un fotogramma bisogna mettere sopra un foglio sensibile alla luce, alcuni oggetti ed espone il tutto alla luce.
Risultato: un' impronta dei corpi, bianca su sfondo nero. Tutto questo avviene perché nella parte coperta si preserva il foglio dalla luce senza modificarne lo stato mentre in quella non coperta la luce avvia il processo di trasformazione dei sali d' argento in argento metallico; non bisogna preoccuparsi se non si vede nulla sul foglio, è normale, perché si è formata un' immagine latente, cioè un' immagine non visibile ad occhio nudo. Per poter vedere l'impronta dei propri oggetti, ricordo rigorosamente al buio, bisogna immergere il proprio fotogramma nello sviluppo che accelera l' annerimento delle parti non coperte lasciando inalterate le altre, perché non è mai stato avviato questo processo; per fermarlo bisogna passare dall' arresto, che ferma l' azione dello sviluppo; in fine è fondamentale immergere il fotogramma nel fissaggio, che toglie il sale d'argento rimasto della carta rendendo così l'immagine inalterabile.
Ripostiglio |
lunedì 26 ottobre 2015
Il Chimigramma
Salve!
Il 22 Ottobre in classe, abbiamo tutti creato un chimigramma, un' immagine fotografica senza l' impiego di una macchina fotografica. Abbiamo allestito la classe come una camera oscura, con lo sviluppo (IDROCHILONE+ACQUA), arresto (ACQUA+ACETO), fissaggio (CLORURO DI SODIO+ACQUA) senza oscurare la stanza perché il chimigramma necessità di luce per essere realizzato. Prima di tutto mi sono stati consegnati due fogli fotosensibili poi in una ho messo la mano nello sviluppo per velocizzare l' annerimento per passare all' arresto e fissaggio in cui la carta fotosensibile perde i rimanenti sali d'argento; mentre nell' altro foglio abbiamo analizzato meglio l' effetto del fissaggio infatti sono partito da quest'ultimo e con un pennello ho fatto dei segni che hanno schiarito l' immagine per poi ripetere il procedimento normale dello sviluppo di una fotografia. In fine abbiamo lavato i chimigrammi rigorosamente sotto acqua corrente per togliere i liquidi della carta. Puoi provarci anche tu.
Il 22 Ottobre in classe, abbiamo tutti creato un chimigramma, un' immagine fotografica senza l' impiego di una macchina fotografica. Abbiamo allestito la classe come una camera oscura, con lo sviluppo (IDROCHILONE+ACQUA), arresto (ACQUA+ACETO), fissaggio (CLORURO DI SODIO+ACQUA) senza oscurare la stanza perché il chimigramma necessità di luce per essere realizzato. Prima di tutto mi sono stati consegnati due fogli fotosensibili poi in una ho messo la mano nello sviluppo per velocizzare l' annerimento per passare all' arresto e fissaggio in cui la carta fotosensibile perde i rimanenti sali d'argento; mentre nell' altro foglio abbiamo analizzato meglio l' effetto del fissaggio infatti sono partito da quest'ultimo e con un pennello ho fatto dei segni che hanno schiarito l' immagine per poi ripetere il procedimento normale dello sviluppo di una fotografia. In fine abbiamo lavato i chimigrammi rigorosamente sotto acqua corrente per togliere i liquidi della carta. Puoi provarci anche tu.
Ecco i miei chimigrammi...
Identità |
Firma |
lunedì 19 ottobre 2015
Videoclip
Analisi canzone "Death Horse"
La mia canzone è "Death Horse" dei Guns N' Roses, brano non molto conosciuto ed apprezzato dai non appassionati di questo gruppo musicale. Questa racconta di un uomo deluso e depresso per il tradimento della compagna. All' inizio, continua a chiedersi il motivo e tormentandosi di domande con una cantilena molto malinconica per poi scatenarsi in un attacco d'ira furibonda scagliandole tutte le proprie emozioni, dicendo anche tutto quello che pensa su di lei; a metà della canzone non cambia il tono o l' intensità di ciò che vuole trasmettere, ma c'è un deciso cambio di visione di questo tradimento, nonostante l'identico testo; infatti con solo quattro frasi, quel che poteva essere solo rabbia e frustrazione diventa anche vendetta e rivalsa. Tornado poi alla cantilena iniziale. La frustrazione che mostra chi canta è sincera, perché tifa immedesimare in lui; dato che capita a tutti gli uomini, di sentirsi in quello stato d' animo almeno una volta nella vita; tutto ciò che dice non è diretto ma, secondo me, mostra nel modo più veritiero i turbamenti e la confusione dopo un rapporto finito, in malo modo sopratutto. In tutto questo infatti la cosa che mi ha più colpito è il cambio drastico della voce nel momento di rabbia.
Nella personalizzazione del video, ho ritoccato le foto mettendole in bianco e nero per assimilare il senso di malumore, tralasciandone qualcuna per aumentarne l'importanza. Le parti tristi hanno immagini più dorature per rappresentare le emozioni già citate mentre il resto della canzone a un continuo cambio di foto, maggiormente con zoom al volti delle persone, concentrando l'attenzione sulle espressioni di quest' ultime.
lunedì 12 ottobre 2015
Che cos'è la fotografia?
Salve! A scuola abbiamo iniziato l' analisi della fotografia, come prima cosa ci sono state poste tre domande:
- Che cosa serve la fotografia per te?
- A cosa serve secondo te la fotografia?
- Come può essere impiegata la fotografia nella grafica e comunicazione? Può essere impiegata in manifesti che vogliono attirare l'attenzione con il realismo di una foto.
1. E' lo strumento migliore per immortalare ricordi di qualsiasi tipo |
1. E' lo strumento migliore per immortalare ricordi di qualsiasi tipo |
1. E' lo strumento migliore per immortalare ricordi di qualsiasi tipo |
2. Raccogliere dettagli, che l'occhio umano non noterebbe |
2. Raccogliere dettagli, che l'occhio umano non noterebbe |
2. Raccogliere dettagli, che 'occhio umano non noterebbe |
lunedì 5 ottobre 2015
Autoritratto
Salve! Mi chiamo Omar questo è il primo di una lunga serie di post riguardanti le mie esperienze scolastiche. Questo autoritratto contiene le immagini che rappresentano la mia vita fino ad ora.
FRONTE
INTERNA
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